
“I guerrieri vittoriosi prima vincono e poi vanno in guerra, mentre i guerrieri sconfitti
prima vanno in guerra e poi cercano di vincere.”
SUN TZU
La domenica, finalmente, Giulia si può riposare. Non vedeva l’ora da giorni. Afferra il plaid colorato, si stende sul divano, prende la rivista e inizia a suggere il suo tè quando…dalla casa a fianco una musica tekno invade la stanza. Si alza di scatto, invasa dalla rabbia e…
Cosa accadrà fra Giulia e il suo vicino di casa? Come risolvere un problema del genere senza incorrere in liti e senza una escalation di conflitto?
E quando si crea “conflitto”? Cominciamo col dire che il conflitto è l’emergere di due interessi differenti, l’uno in opposizione all’altro. Ad esempio in questo caso Giulia, la domenica, vuole silenzio mentre Franco (chiamiamolo così) vuol godersi un po’ di musica in santa pace. Si vede bene che, all’interno di queste posizioni, deve esserci una mediazione di interessi che porti le due parti a non venire lese dalla volontà altrui.
Per capire come mediare e quali strategie adottare bisogna prima comprendere la differente visione dei due protagonisti della nostra storia: dalla propria prospettiva ciascuno ha infatti “ragione”. Franco è convinto che il volume sia consono e non possa disturbare Giulia mentre lei, invece, vuole il silenzio per stare in pace e godersi il riposo domenicale.
Cosa c’è in ballo in una situazione come questa? Quali sono gli steps per superare il conflitto e arrivare ad una sana relazione di vicinato? Sono 5 i passaggi da fare:
- La comunicazione ecologica (vedremo cos’è)
- La facilitazione relazionale
- La regolazione comportamentale
- La risoluzione del conflitto
- Il ripristino di una relazione di buon vicinato
Il primo, il più importante, è la comunicazione. Giulia deve trovare il modo (giusto!) di comunicare a Franco il proprio disagio. Come può farlo?
Intanto Giulia è nervosa. Pensa: “Ma guarda questo!” Si alza dal divano, infila una vestaglia, le scarpe, apre la porta pronta a suonare al vicino. “Ora gliene dico quattro”. Poi si ferma: cosa è meglio dire?
[continua la prossima puntata]