Il tema degli affitti brevi riguarda quelle situazioni nelle quali un immobile viene concesso in uso abitativo (ad una persona fisica) per un periodo di tempo, inferiore a trenta giorni, per finalità prevalentemente turistiche ma che possono anche essere le più disparate.
Una particolarità risiede nel fatto che per tutti i contratti di durata inferiore a trenta giorni, non sussiste obbligo di registrazione alla Agenzia delle Entrate. Ciò non toglie, comunque l’obbligo di redazione di un contratto in forma scritta. Questa potrà benissimo attuarsi tramite un atto che identifichi le parti, il canone concordato per il periodo di godimento dell’immobile, lo stato dello stesso e degli arredi ed accessori e/o dotazioni presenti, per poter, all’occorrenza, imputare eventuali danni o meglio esercitare il diritto di trattenere la cauzione ove prestata.
Dal 2018, infine, è stato esteso anche in caso di affitti brevi l’obbligo, penalmente sanzionato, di comunicare alla Questura le generalità di coloro che permangono, a tale titolo, presso un immobile, entro ventiquattro ore dall’arrivo (obbligo normalmente adempiuto tramite la comunicazione del contratto all’Agenzia delle Entrate).