
Il bonus verde è un’agevolazione del 36% da poter usufruire per spese di:
- sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, comprese pertinenze, recinzioni, impianti di irrogazione e realizzazione di pozzi;
- realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili;
- progettazione e manutenzione, connesse all’esecuzione di tali interventi.
Tra le spese agevolabili rientrano anche quelle sostenute per le stime e le indagini effettuate prima dell’intervento, purché direttamente riconducibili allo stesso intervento. Non rientrano, invece, nell’agevolazione spese per la manutenzione e la conservazione di aree verdi già esistenti.
I soggetti che possono beneficiare dell’agevolazione sono tutti quelli che possiedono o detengono l’immobile sul quale sono effettuati gli interventi, nonché i familiari conviventi. In caso di compravendita, la detrazione non utilizzata in tutto o in parte, passa automaticamente al soggetto acquirente, salvo diverso accordo tra le parti.
La detrazione spetta per interventi effettuati sia su parti comuni di edifici condominiali che su edifici privati o parti in proprietà esclusiva. Il tetto di spesa è di 5.000 euro per ciascuna unità immobiliare ad uso abitativo. Se gli interventi riguardano immobili adibiti promiscuamente ad uso professionale ed abitativo, la detrazione è ridotta del 50%.
Per quanto concerne la componente burocratica, per poter fruire dell’agevolazione è necessario che nel documento di spesa sia indicato il CF del destinatario, nonché gli interventi che permettano di risalire alle tipologie di spesa.
Il bonus verde, però, a differenza di altre agevolazioni dello stesso tipo, resta escluso dall’elenco di quelli per cui è possibile fruire della cessione del credito o dello sconto in fattura. L’unica soluzione, quindi, resta quella della detrazione diretta in capo al beneficiario: l’agevolazione può essere spalmata in 10 anni con quote di pari importo.