Nelle seconde case o, come meglio definite nella norma, «edifici a occupazione saltuaria, discontinua o parziale» la 10200 presentava criticità applicative che portavano a una ripartizione di fatto non corretta in quanto prevedeva che per la determinazione dei criteri di ripartizione si tenga in considerazione un edificio a occupazione standard (in cui le dispersioni sono del 25% circa a fronte del 40% degli edifici ad occupazione saltuaria).
La versione 10200 del 218 ha introdotto il “fattore di uso”. Qualora questo risultasse inferiore allo 0,8, ci si troverebbe di fronte a un edificio ad occupazione saltuaria. In tal caso, il professionista incaricato deve rivedere i calcoli per la ripartizione tenendo in considerazione l’uso effettivo e, quindi, rideterminare la quota delle
dispersioni. In tali edifici il calcolo deve essere effettuato ogni anno.