
Quando le immissioni di rumore (ma anche di odore) superano determinate soglie, per i responsabili scattano delle responsabilità dal punto di vista legale. Queste possono essere sia civili che penali e, a grandi linee, la differenza tra l’una e l’altra risiede nella quantità di persone che avvertono l’immissione e se ne lamentano: se il problema viene sollevato soltanto da uno o due vicini, si incorrerà in un illecito civile, se invece il problema coinvolge interi palazzi o tutto il condominio, allora si passa al penale. Mentre per il penale, però, i requisiti finiscono sostanzialmente qui, per provare la sussistenza dell’illecito civile è necessario che l’immissione superi una soglia di normale tollerabilità che il giudice, con l’aiuto di un perito, deve accertare caso per caso. La Cassazione ora come ora sembra essersi attestata sul parametro dei 3 db, ossia la soglia si considera superata se l’immissione di rumore supera di 3 db il rumore di fondo. Si ricordi però che queste sono indirizzi giurisprudenziali che, come tali, non vincolano nessuno e possono essere modificati, sulla base di varie considerazioni.