
Parlando della questione immissioni, ormai molto nota, occorre subito specificare che questa prescinde dal come, dal chi e dal dove queste provengano. Tutto il problema (e l’eventuale contenzioso) si basa sul superamento o meno di quella che la legge chiama “soglia di normale tollerabilità”, ossia quel livello, da appurare caso per caso ed in concreto (da parte di esperti ma non necessariamente), superato il quale il soggetto che “subisce” l’immissione può ritenersi leso nella propria sfera giuridica e può, quindi, chiedere il risarcimento.
La giurisprudenza, inoltre, ritiene (per il caso specifico delle immissioni di odori) che questo stesso criterio debba essere utilizzato anche dal giudice penale per stabilire se il soggetto indagato possa ritenersi responsabile anche in quella sede per il reato previsto in caso di emissioni di gas vapori o fumi molesti.