
Per far fronte a quella che viene comunemente definita “crisi da sovraindebitamento” (ossia l’accumulo, da parte di un soggetto, ti una quantità di debiti tale da non riuscire a farvi fronte), la soluzione migliore sarebbe la diplomazia, con la quale il creditore si “accontenta” di ricevere una parte del credito, rinunciando al resto, e il debitore, anche attraverso dilazioni, si impegna a rientrare di una parte dei debiti con tutti i creditori. Questo aspetto assume particolare rilevanza in contesti, come quello condominiale, in cui la morosità di un condomino si ripercuote su tutti gli altri in quanto questi ultimi dovranno far fronte anche alla quota di spesa non coperta dal moroso. Qui, il ruolo di diplomatico spetterebbe all’amministratore, il quale dovrebbe cercare di spingere le parti a trovare un punto d’incontro.