NOVITA’ SULL’ASSEMBLEA

0

Tra le varie novità introdotte dall’inizio della pandemia, c’è anche quella che permette la realizzazione di assemblee in videoconferenza. In particolare, anche se il regolamento non prevede una clausola in tal senso, previo consenso della maggioranza dei condomini, si possono tenere assemblee in modalità telematica al termine delle quali il relativo verbale verrà inviato all’amministratore e ai condomini sempre per via telematica. Detto ciò, si può altrettanto affermare che la previsione normativa di assemblee in presenza e, ora, di assemblee a distanza, apre la strada ad un terzo tipo di assemblee: quelle in modalità mista (ovviamente tenute nel rispetto delle normative anticovid).

Fino a qui sembra tutto perfetto ma nel momento in cui si inizia ad approfondire e ad entrare nel concreto iniziano i primi scricchiolii e il primo riguarda le modalità di convocazione: queste sono rimaste invariate, con la conseguenza che la mail inviata per posta elettronica non certificata (la più diffusa ed utilizzata), non rientrando tra i mezzi tassativamente previsti dalla legge, non è uno strumento utilizzabile per l’invio per l’invio di un avviso di convocazione formale.

Ancora, sarà necessario che la piattaforma utilizzata per la riunione virtuale abbia alcune caratteristiche: consenta la compartecipazione di tutti i condomini, consenta di condividere lo schermo del pc per mostrare documenti a tutti i partecipanti e deve consentire la registrazione della riunione stessa, per la quale però è necessario il consenso di tutti i soggetti interessati dalla registrazione, in ottemperanza alla normativa sulla privacy.

In conclusione, quindi, le assemblee virtuali portano problematiche non presenti per le riunioni in presenza e viceversa. Tutto starà al buon senso dei condomini e al loro interesse nella partecipazione alla vita condominiale, agevolando quindi il più possibile lo svolgimento delle assemblee.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui