
Come per tutti i beni condominiali, il regolamento può regolare numerosi aspetti inerenti alla piscina condominiale: in particolare può vietarne l’accesso a soggetti esterni al condominio, a meno che non siano ospiti di condomini. Può, però, stabilire un numero massimo di ospiti, nonché obbligare a stilare un registro con i nomi di coloro che vi fanno ingresso.
La previsione di rigide regole di uso e di gestione va a tutto vantaggio del condominio (e del suo amministratore), a maggio ragione in vista di quanto recentemente ricordato dalla Cassazione in tema di responsabilità: questa non viene meno in capo al condominio e al suo amministratore neanche in caso di appalto di lavori di manutenzione, per pericoli creati dalle opere messe in atto. L’unica eccezione a questa regola è la dimostrazione, a carico del condominio, che l’impresa appaltatrice era l’unica responsabile per la custodia del bene comune oggetto d’intervento.
La situazione, poi, si complica ulteriormente in ragione della pandemia e delle regole che da questa sono scaturite: percorsi divisi per ingresso e uscita, accesso tramite prenotazione, dotazione di dispenser con disinfettante, distanziamento tra le postazioni dei bagnanti, disinfezione delle strutture. Infine, ma non per importanza, nel caso in cui la piscina sia coperta, sarà obbligatoria la presentazione del green pass.