
Per quanto concerne la riqualificazione energetica degli stabili condominiali, attraverso la coibentazione della facciata, se da un lato, la legge ha previsto una specifica e diversa maggioranza deliberativa per questi interventi, non si può non considerare come davanti a significative modifiche si rischia di cadere nello svilimento del decoro architettonico dello stabile. In particolare è ripetuta in giurisprudenza l’individuazione della violazione del decoro architettonico innanzi alla visibile alterazione della struttura e della complessiva armonia che conferisce al fabbricato una propria specifica identità.
Un problema, tutt’ora aperto e alquanto discusso, è però quello dei terrazzi, nei quali si combinano elementi di proprietà comune ed elementi di proprietà esclusiva e per i quali non è chiaro se l’interesse alla riqualificazione energetica (e a tutto quello che ne consegue), sia preminente o soccombente rispetto ad eventuali restringimenti nella metratura del terrazzo che ricadrebbero sul condomino proprietario.