
Una delle problematiche che affligge i centri storici in relazione alla fattibilità di interventi coperti da superbonus, in particolare quelli antisismici, è data dalla loro concezione come agglomerati di edifici accorpati tra loro o a contatto e che, quindi, potrebbero avere reciproche ripercussioni in caso di eventi sismici. Da qui la necessità di operare attraverso “progetti unitari” da riferirsi a “unità” di varia grandezza, a seconda dei casi e dei collegamenti tra gli edifici. La normativa di riferimento, però, individua i massimali di spesa in relazione a singole unità immobiliari, mentre le caratteristiche fisiche degli edifici impongono, appunto, valutazioni di ben più ampia portata. Tenendo, quindi, conto della complessità del tessuto edilizio storico, l’individuazione dell’unità strutturale non sarà univoca e regolamentata e perciò il tecnico dovrà stare attento a non recare un peggioramento delle condizioni nelle unità immobiliari o strutturali adiacenti.