
Con le modifiche legislative da ultimo apportate, sono stati modificati alcuni piccoli ma rilevanti aspetti relativi alla disciplina del superbonus per l’anno 2022: in particolare, è stato eliminato il paletto che, al fine della estendibilità dell’agevolazione a tutto il 2022, imponeva ai beneficiari di aver eseguito almeno il 60% dei lavori entro il 30 giugno del medesimo anno. L’unica eccezione, che ha quindi conservato il limite, è quella relativa ai soggetti proprietari di edifici contenenti da 2 a 4 unità immobiliari (ultimi arrivati in “casa superbonus”). Così come il limite esisteva ed esiste ancora in relazione alle unità immobiliari unifamiliari.
Anche per i condomini, però, per cui tecnicamente sarebbe stato eliminata la tappa obbligata, la situazione non sarà semplice come sembra perché in realtà, solo gli interventi trainanti non saranno più soggetti al limite del 30 giugno, mentre continueranno ad esserlo quelli trainati, con la conseguenza che se i requisiti per l’ottenimento dell’agevolazione venissero raggiunti solo da una combinazione delle due tipologie di interventi, questo 30 giugno continuerebbe a aleggiare come una spada di Damocle sulla testa del condominio.
Infine, ma non certo per importanza, un problema che purtroppo resta è quello dei mezzi attraverso cui valutare e dimostrare il raggiungimento della percentuale richiesta dalla legge entro la metà del prossimo anno per poter accedere al superbonus.