
Dal 22 settembre le “Vepa”, ovvero le vetrate panoramiche amovibili saranno comprese in edilizia libera; nonostante ci siano state alcune opposizioni.
Per quanto concerne il fronte condominiale, l’articolo 1120 del Codice civile tutela la questione del decoro architettonico. La norma stabilisce che qualora venga giudicato, da parte del singolo condomino o dell’intero condominio, rovinato il decoro della struttura, questi possono rivolgersi ad un giudice al fine di ottenere la rimozione del prodotto. Anche se teoricamente i condomini non devono provvedere all’approvazione dell’installazione delle vetrate panoramiche amovibili, è sempre opportuno procedere prudentemente.
Per prima cosa è bene consultare il regolamento condominiale, nel caso in cui sia presente una specifica procedura da seguire. Dopodiché, dovrà essere avvisato l’amministratore di condominio, il quale si occuperà di informare gli altri condomini, al fine di fornire ulteriori dettagli riguardo l’intervento, permettendo a quest’ultimi di opporsi prima che i lavori inizino.
Con la sentenza n. 7024 emessa dal Consiglio di Stato il 9 agosto 2022, è stata confermata l’inclusione delle “Vepa” in edilizia libera, solo nei casi in cui vengano rispettati determinati parametri. La Vepa è definita come una struttura, i cui scopi primari consistono nel garantire la protezione da parte degli agenti atmosferici, nel diminuire le dispersioni di calore e anche nel migliorare le prestazioni acustiche ed energetiche. Tale struttura ha quindi la funzione mirata di creare una naturale microaerazione, sempre però nel rispetto delle caratteristiche estetiche della struttura preesistente, cercando di ridurre il più possibile l’impatto visivo.
La criticità di questa struttura è dovuta principalmente ad una mancanza di precisi standard che evidenziano le differenza tra una semplice veranda e la Vepa.
Tale problematica è aggravata dal fatto che, la valutazione sul rispetto dei numerosi requisiti è affidata nella maggior parte dei casi al singolo condomino e non ad un tecnico esperto e competente. Ciò consentirà ai Comuni di usufruire di provvedimenti di contestazione di abusi edilizi, arrivando addirittura alla riconversione da Vepa a veranda, causando possibili aggravamenti sull’utilizzo dei bonus fiscali.